“incontri antispecisti 2” : sfruttamento animale e movimento per la liberazione animale

gustoantispecistalunetta

L’ultimo martedì di novembre (25 novembre 2014) la serata richiama sotto il titolo di “sfruttamento animale e movimento per la liberazione animale”, presupponendo una ricostruzione delle svariate attività dei gruppi e delle associazioni animaliste in genere.
In assenza di un movimento organizzato infatti, non è così facile disctricarsi tra le sostanziali differenze di approccio al vastissimo tema della sofferenza animale. Si vuole mettere un pò di ordine nello sguardo, nell’ottica di poter ragionare insieme sulle singole strategie d’intervento e, soprattutto, avanzare considerazioni utili per un futuro di lotte che si facciano incisive e sempre più determinanti.
Come si evince dal piano degli incontri, un’aspetto centrale individuato è l’azione culturale insita nel messaggio antispecista diretto ad una radicale trasformazione del paradigma dominante. Come dire che se non si modifica l’impostazione concettuale del rapporto che l’umanità intesse con gli animali, ogni sforzo di protezione o liberazione effettuato a loro vantaggio rischia di assumere la parvenza dell’eccezione che conferma la regola.
Rimane da capire come sia possibile trovare una dimesione di contrapposizione allo sfruttamento animale su di un livello politco, rivolto cioè alla trasformazione della struttura delle società umane.
Come poter includere gli animali in un processo emancipatorio che li veda protagonisti attivi, piuttosto che meri destinatari di concessioni dell’uman diritto, resta uno dei nodi da sciogliere: tirando fuori il meglio dei progetti più interessanti che offre la galassia animalista liberazionista che da anni emerge sul panorama della generica battaglia per gli animali, possiamo avvicinarci nel rendere gli animali non umani soggetti riconsciuti e riconoscibili.

ANIMALI LIBERI!
Ma che vuol dire?

Il movimento di liberazione animale si agita da più dove, cercando di emergere coi suoi tentacoli come un mostro marino relegato per secoli negli abissi.
Ma le armi le detengono sempre i potenti.
Daremo uno sguardo sulle più significative esperienze italiche che provengono
dalle varie anime animaliste, alla ricerca di una maggiore comprensione del fenomeno che tanti (Brambilla, destre estremiste e zoofili di varia natura)
cercano di imbrigliare sul nascere.

– Contro-informazione sulle pratiche di sfruttamento

– Proteste di piazza che ne chiedono la fine

– Rifugi dove proteggere, curare e conoscere gli animali

– Procedimenti legislativi atti ad allievarne la sofferenza

– Studio del comportamento animale e incremento della comunicazione interspecifica

– Consumo critico vegetariano e vegan

– Boicottaggi alle multinazionali implicate nella mattanza

– Interventi filo-istituzionali per fermare i maltrattamenti

– Azioni di liberazione diretta e sabotaggi all’industria della morte

– La propaganda animalista debole del welfare animale

– Ricerca dell’attenzione della stampa di potere

– Incontri organizzativi e conoscitivi fra i vari gruppi del movimento

– Analisi e messaggi antispecisti per un cambiamento culturale forte

– Tentativi di legare la tematica animale alle altre lotte di emancipazione
degli oppressi

La lotta animale è resistenza!
La liberazione animale è rivoluzione sociale!

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